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11 - La Z dolce o sonora
La "Z" dolce o sonora italiana è quella usata per pronunciare il vocabolo zero e deriva spesso dalla "-di-" seguita da vocale del latino classico.
La si può riconoscere anche perché durante la sua pronuncia viene emessa voce e quindi vibrano le corde vocali, per questo viene definita "sonora".
prandium --> pranzo,
radius --> razzo.
La lettera "Z" ha suono dolce o sonoro nei seguenti casi:
- Nelle desinenze dell'Infinito in "-azzare"
Esempi: ammazzare, strapazzare, sghignazzare, cozzare, insozzare, sminuzzare - Nei suffissi dei verbi in "-izzare"
Esempi: organizzare, penalizzare, coalizzare, concretizzare, carbonizzare, sinterizzare, sintetizzare - Quando è lettera iniziale di un vocabolo ed è seguita da due vocali
Esempi: Esempi: zaino, zuavo, zoologo
Eccezioni ("z" aspra o sorda):
- nel vocabolo zio e suoi derivati che rientrano nella regola della zeta aspra o sorda perché presentano la vocale "i" seguita da un'altra vocale.
- Quando è lettera iniziale di un vocabolo e la seconda sillaba inizia con una delle consonanti cosiddette sonore "b", "d", "g", "l", "m", "n", "r", "v"
Esempi: zebra, zodiaco, zigote, zelante, zummare, zenzero, zero, zavorra
Eccezioni ("z" aspra o sorda):
- nei vocaboli zanna e zazzera
- nel vocabolo zigano perché in realtà deriva dal termine caucasico "tzigan".
- Quando è semplice in mezzo a due vocali semplici
Esempi: Esempi: azalea, azoto, ozono, Ezechiele, Azeglio, nazareno
Eccezioni ("z" aspra o sorda):
- nel vocabolo nazismo.